sabato, febbraio 25

Il sotterraneo dei vivi

Quando la ciotola di tè fu vuota, non ci furono più ricordi su cui meditare.
Pendergast la posò sulla stuoia e chiuse gli occhi per un attimo. Li riaprì poco dopo e fissò l'altra, ancora piena, di fronte a lui. Emise un sospiro sommesso e quindi parlò.
"Waga tomo yasurakani" disse. "Addio, amico mio." (Il sotterraneo dei vivi, pagg. 47-48)

In attesa di conoscere titolo e data d'uscita italiana di Gideon's Corpse, secondo romanzo della serie di Gideon Crew scritto da Doug e Linc, vi riporto un paio di commoventi passaggi tratti da Il sotterraneo dei vivi - Cemetery Dance, nono romanzo su Pendergast pubblicato nel 2009.

Piccolo appunto sulla traduzione italiana: purtroppo non mi ha entusiasmato, dall'errata interpretazione di alcuni dettagli come l'Arcanum - pag. 47, si sarebbe forse potuto (dovuto?) consultare La stanza degli orrori - ad alcuni periodi abbastanza 'ostici', ve ne propongo uno su tutti: